Confedilizia mette sempre più a fuoco - per quanto possibile - il conto della Tasi che gli italiani pagheranno quest'anno. E punta il dito sui valori Omi-Agenzia delle Entrate, che sono la base ufficiale dell'imposizione fiscale sugli immobili. «I valori di mercato si stanno riducendo fino a un quinto delle stime Omi», denuncia il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani, che ieri ha presentato un monitoraggio condotto a campione in varie città italiane analizzando 2.500 acquisti di immobili presso le aste giudiziarie. Infine, il sindacato della proprietà edilizia, boccia i primi passi sulla riforma del catasto per l'esclusione di ogni contraddittorio all'interno delle commissioni censuarie.
Le proiezioni di Confedilizia eseguite su un campione di città fanno capire che il conto sarà salato. A Bologna la Tasi dell'abitazione principale tipo (classe A/2 di cinque vani) potrebbe costare fino a 787 euro, fino a superare 2.700 euro nel caso di abitazione in affitto (in questo caso si conteggia Imu e Tasi). A Genova si arriva a 701 euro (prima casa) e 2.423 euro (affitto). A Milano i valori sono, rispettivamente di 487 e 1.954 euro. Altri casi citati: Torino (565 e 1.954 euro); Genova (701 e 2.423); Roma (701 e 2.423); a Firenze (401 e 1.385); Napoli (551 e 1.904); Palermo (336 e 1.162); Bari (523 e 1.805 euro). Le stime, spiega Confedilizia, sono fatte applicando alla Tasi la maggiorazione dello 0,8 per mille oltre il limite massimo dell'aliquota base. E riguardano la maggioranza dei comuni (specie grandi città) che non hanno ancora deciso le aliquote.
Un altro fronte della fiscalità immobiliare è quello dei valori Omi dell'osservatorio delle Entrate, ormai diventati il riferimento ufficiale non solo per le compravendite ma anche per l'imposizione fiscale sugli immobili. Per dimostrare che i valori Omi sono oggi supervalutati, Confedilizia ha raccolto i prezzi di 2.500 case italiane acquistate alle aste giudiziarie. Si tratta di un piccolissimo campione rispetto al totale delle compravendite residenziali (che nel 2013 sono state 403mila), ma che per Confedilizia è indicativo di un trend: «Il prezzo reale pagato può essere fino a cinque volte inferiore ai valori Omi», afferma Sforza Fogliani.
Dura presa di posizione anche sulla riforma del catasto: «Sul decreto legislativo dedicato alla composizione delle commissioni censuarie esprimiamo pieno disappunto», attacca Sforza Fogliani, che spiega: «Alle commissioni partecipano solo Comuni e Agenzia delle Entrate; ma così si escludendo ogni possibilità di contraddittorio. Se si continua così con gli altri decreti attuativi, ho forti dubbi che si possa costruire un catasto realmente rappresentativo dei valori e dei redditi correnti, come è invece nello spirito della legge delega. Spero proprio che il decreto possa essere modificato».
Le proiezioni di Confedilizia eseguite su un campione di città fanno capire che il conto sarà salato. A Bologna la Tasi dell'abitazione principale tipo (classe A/2 di cinque vani) potrebbe costare fino a 787 euro, fino a superare 2.700 euro nel caso di abitazione in affitto (in questo caso si conteggia Imu e Tasi). A Genova si arriva a 701 euro (prima casa) e 2.423 euro (affitto). A Milano i valori sono, rispettivamente di 487 e 1.954 euro. Altri casi citati: Torino (565 e 1.954 euro); Genova (701 e 2.423); Roma (701 e 2.423); a Firenze (401 e 1.385); Napoli (551 e 1.904); Palermo (336 e 1.162); Bari (523 e 1.805 euro). Le stime, spiega Confedilizia, sono fatte applicando alla Tasi la maggiorazione dello 0,8 per mille oltre il limite massimo dell'aliquota base. E riguardano la maggioranza dei comuni (specie grandi città) che non hanno ancora deciso le aliquote.
Un altro fronte della fiscalità immobiliare è quello dei valori Omi dell'osservatorio delle Entrate, ormai diventati il riferimento ufficiale non solo per le compravendite ma anche per l'imposizione fiscale sugli immobili. Per dimostrare che i valori Omi sono oggi supervalutati, Confedilizia ha raccolto i prezzi di 2.500 case italiane acquistate alle aste giudiziarie. Si tratta di un piccolissimo campione rispetto al totale delle compravendite residenziali (che nel 2013 sono state 403mila), ma che per Confedilizia è indicativo di un trend: «Il prezzo reale pagato può essere fino a cinque volte inferiore ai valori Omi», afferma Sforza Fogliani.
Dura presa di posizione anche sulla riforma del catasto: «Sul decreto legislativo dedicato alla composizione delle commissioni censuarie esprimiamo pieno disappunto», attacca Sforza Fogliani, che spiega: «Alle commissioni partecipano solo Comuni e Agenzia delle Entrate; ma così si escludendo ogni possibilità di contraddittorio. Se si continua così con gli altri decreti attuativi, ho forti dubbi che si possa costruire un catasto realmente rappresentativo dei valori e dei redditi correnti, come è invece nello spirito della legge delega. Spero proprio che il decreto possa essere modificato».