martedì 27 novembre 2012
La Riforma del Condominio.
La riforma del condominio diventa legge. Possibilità di staccarsi dal riscaldamento centralizzato, amministratori più qualificati e il via libera agli animali domestici. Ma anche sanzioni per chi non rispetta il regolamento. Sono queste alcune delle novità più importanti.
La commissione Giustizia del Senato ha dato il via libera definitivo alla riforma del condominio. Il provvedimento ora è legge. Tra le novità principali c’è la norma che prevede sanzioni fino a 200 euro (che in caso di recidiva diventano 800 euro) per chi non rispetta il regolamento. Somme che saranno devolute al fondo di cui l’amministratore dispone per le spese ordinarie. Ecco tutte le novità.
L’amministratore dovrà essere più qualificato
Trasparenza, formazione e onorabilità. Sono questi i requisiti che ora ciascun amministratore dovrà possedere. Inoltre, nei luoghi di accesso al condominio o di maggiore uso comune, accessibili anche a terzi, verranno riportate le sue generalità, come il domicilio e i recapiti (anche telefonici).
La carica durerà due anni e, al momento di accettare l’incarico o di rinnovarlo, l’amministratore dovrà specificare l’importo della sua retribuzione. Non potrà però richiedere compensi ulteriori a quelli specificatamente deliberati.
Anche un solo condomino potrà richiedere la convocazione dell’assemblea per la revoca dell’amministratore che abbia commesso gravi irregolarità fiscali. Infine, i condomini potranno pretendere la costituzione di una polizza assicurativa per la responsabilità civile a carico dell’amministratore, per gli atti compiuti nell’esercizio del suo mandato.
Gli obblighi dell’amministratore
L’amministratore avrà l’obbligo di far transitare le somme ricevute a qualunque titolo su uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio. Ciascun condomino potrà chiedere di prenderne visione. L'assemblea, inoltre, potrà disporre la creazione di un sito internet del condominio, ad accesso individuale e protetto, per consultare tutti gli atti e i rendiconti mensili.
Il provvedimento impone poi obblighi di trasparenza nelle regole per redigere il rendiconto condominiale che dovrà essere compilato in modo da consentire l'immediata verifica delle varie voci e potrà essere sottoposto a revisione contabile. Le scritture e i documenti giustificativi dovranno essere conservati per dieci anni.
L’amministratore avrà l’obbligo di attivarsi per recuperare i debiti, chiedendo un decreto ingiuntivo entro sei mesi dal rendiconto da cui risulta la morosità.
Riscaldamento e animali
Il regolamento condominiale non potrà "vietare di possedere o detenere animali domestici", mentre, per quanto riguarda il riscaldamento, ci si potrà “staccare” dall’impianto centralizzato senza dover aspettare il parere positivo dell’assemblea. La decisione del singolo però non dovrà creare pregiudizi agli altri condomini. In caso contrario, chi rinuncia dovrà comunque continuare a pagare le spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto.
Maggioranze in assemblea
La doppia convocazione non è stata eliminata, ma l’approvazione delle delibere sarà più semplice. In prima convocazione, per la costituzione dell’assemblea servirà la maggioranza dei partecipanti che rappresentino i 2/3 dei millesimi, mentre perché siano valide le delibere occorrerà la metà dei millesimi. Anche per la seconda riunione sono stati stabiliti due quorum diversi: uno perché sia valida la costituzione dell’assemblea (1/3 del valore dell’edificio e 1/3 dei partecipanti); l'altro perché siano valide le delibere (1/3 dei millesimi).
All’interno del provvedimento vengono specificate anche le maggioranze che servono per approvare gli interventi ritenuti socialmente rilevanti, come l’eliminazione delle barriere architettoniche, il miglioramento del consumo energetico, la sicurezza, la creazione di posti auto, la produzione di energia da fonti rinnovabili. Tutti interventi che prima erano regolati solo tramite leggi speciali.
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